Ucraina Russia, le notizie del 17 novembre- Corriere.it

2023-02-05 16:52:57 By : Mr. David Han

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Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta

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Le notizie di giovedì 17 novembre, in diretta. Zelensky: «Pace? Serve più pressione su Putin». Mosca rinnova l'accordo sul grano per altri 4 mesi

Cade la prima neve in Ucraina (Ap)

Questa diretta è chiusa. Trovate a questo link il nuovo articolo con le notizie in diretta sulla guerra tra Russia e Ucraina

• La guerra in Ucraina è arrivata al 265esimo giorno. • Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore polacco, Krzysztof Krajewski, sulla vicenda dei missili caduti in Polonia. • Le indagini parallele di Polonia, Usa e Nato su tracce radar e resti dell’ordigno indicano «con ogni probabilità» essersi trattato di un S300 terra-aria di fabbricazione russa lanciato dalla contraerea ucraina.

Ore 21:47 - Zelensky: «Ancora 10 milioni di ucraini al buio»

Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato stasera che oltre 10 milioni di ucraini sono senza elettricità. «Attualmente, più di 10 milioni di ucraini sono senza elettricità», ha dichiarato il presidente ucraino nel suo consueto discorso televisivo serale.

Ore 18:40 - «Ripristinate in gran parte le reti elettriche dopo i raid russi»

Il governo ucraino ha affermato che le comunicazioni sono state ripristinate dopo la recente ondata di attacchi missilistici dalla Russia. «In un solo giorno, grazie agli sforzi degli ingegneri elettrici e agli operatori mobili, 3.000 stazioni hanno ripreso a funzionare. Così, le comunicazioni sono tornate per i residenti delle regioni di Kharkiv e Zhytomyr», ha spiegato il ministro ucraino per la trasformazione digitale Mykhailo Fedorov, scrive la Cnn . Lo stato dei servizi di comunicazione e di alimentazione varia in tutto il Paese, ha aggiunto Fedorov. Nella regione di Odessa funzionava solo il 38% delle reti. Ma in altre regioni, più di due terzi delle reti sono state ripristinate, con il 77% nella regione di Kiev e l'81% nella regione di Leopoli.

Ore 18:39 - Kiev: livello orribile di torture a Kherson

Torture dalla portata «orribile» scoperte a Kherson dopo il ritiro russo. Lo riferiscono responsabili ucraini. «Non ho mai visto un livello tale prima d'ora», ha dichiarato Dmytro Lubynets, commissario per i diritti umani del parlamento ucraino. «È semplicemente orribile».

Ore 18:29 - Kiev: almeno 7 morti in raid russo in regione Zaporizhzhia

È di almeno sette morti il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico russo su Vilniansk, nella regione di Zaporizhzhia. I soccorritori hanno trovato i corpi di sette persone sotto le macerie di un edificio colpito da un missile russo a Vilniansk. Lo ha detto il vice capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Kyrylo Tymoshenko, riferisce Ukrinform. «Decine di soccorritori, volontari e servizi di pubblica utilità stanno ancora lavorando sul sito - ha aggiunto -. I corpi di sette persone sono stati rimossi dalle macerie».

Ore 18:04 - Mosca: sul volo Mh 17 verdetto «politico» e «scandaloso»

La Russia denuncia un verdetto «politico» e «scandaloso» emesso da un tribunale olandese che ha condannato in contumacia all'ergastolo i tre sospetti - due cittadini russi e un ucraino - ritenuti colpevoli dell'abbattimento del volo Mh17 il 17 luglio 2014 in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche russe.

Ore 17:57 - Borrell: la Russia non mostra alcun segno di ritirata

«La Russia non mostra alcun segno di voler ritirare le proprie truppe dall'Ucraina». Lo ha dichiarato il responsabile della politica Estera dell'ue, Josep Borrell. Aggiungendo: «Temo che la Russia non sia pronta ad un ritiro, e se non si ritira la pace non sarà possibile; ma è la Russia che deve rendere possibile la pace, l'aggressore deve ritirarsi se si vuole una pace sostenibile».

Ore 17:49 - Kuleba: i nostri esperti arrivati in Polonia per il missile

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha reso noto di avere parlato con oggi il suo omologo polacco Zbigniew Rau. «L'Ucraina e la Polonia coopereranno in modo costruttivo e aperto sull'incidente causato dal terrorismo missilistico russo contro l'Ucraina - ha affermato su Twitter -. I nostri esperti sono già in Polonia. Ci aspettiamo che ottengano rapidamente l'accesso al sito in collaborazione con le forze polacche». Zelensky aveva chiesto ieri che una squadra ucraina partecipasse alle indagini.

I spoke to @RauZbigniew. Ukraine and Poland will cooperate constructively and openly on the incident caused by Russian missile terror against Ukraine. Our experts are already in Poland. We expect them to swiftly get access to the site in cooperation with Polish law enforcement.— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) November 17, 2022

I spoke to @RauZbigniew. Ukraine and Poland will cooperate constructively and openly on the incident caused by Russian missile terror against Ukraine. Our experts are already in Poland. We expect them to swiftly get access to the site in cooperation with Polish law enforcement.

Ore 17:18 - Griner reclusa in una colonia penale in Mordovia

(Marco Bruna ) La cestista americana Brittney Griner — arrestata lo scorso 17 febbraio all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca perché trovata in possesso di un vaporizzatore e di alcune cartucce con oli essenziali a base di hashish — è stata trasferita in una colonia penale nella regione russa della Mordovia, nella Russia orientale europea. Lo riferiscono fonti che hanno seguito da vicino la vicenda della campionessa olimpica. Lo scorso agosto, Griner era stata condannata a 9 anni per contrabbando e possesso di droga dalla giudice Anna Sotnikova del tribunale di Khimki. Il 4 novembre scorso era stata trasferita in una prigione vicino a Mosca. Si era già parlato della possibilità che la cestista venisse trasferita in una colonia penale ma ancora non si conosceva la possibile destinazione. Leggi qui l'articolo integrale.

Ore 16:45 - Cnn, Usa a corto di armi e munizioni per i rifornimenti a Kiev

Gli Stati Uniti sono «a corto» di armi e munizioni dopo aver rifornito per mesi le forze dell'Ucraina. Lo riferiscono tre funzionari alla Cnn . Dall'inizio dell'invasione russa, Washington ha inviato a Kiev assistenza militare per 18 miliardi di dollari. Il Pentagono ha sempre assicurato che le scorte Usa sono rifornite e qualche giorno fa ha annunciato di aver aggiudicato contratti per un valore di oltre 520 milioni di dollari al gigante della difesa Lockheed Martin per sostituire i sistemi missilistici inviati in Ucraina.

Un soldato ucraino nella regione del Donetsk, foto del 16 novembre (Ap)

Ore 16:21 - Finlandia: 139 milioni per il muro sul confine con la Russia

Il governo finlandese ha proposto di spendere 139 milioni di euro per costruire un muro lungo parti dei suoi 1.200 chilometri di confine con la Russia in risposta all'invasione dell'Ucraina. Il Paese nordico ha annunciato a giugno che costruirà barriere lungo il confine russo per far fronte a varie minacce come il potenziale afflusso massiccio di richiedenti asilo. Il disegno di legge, sebbene contestato in termini di norme sull'asilo dell'Unione europea, è stato approvato a luglio da una maggioranza assoluta che consente al parlamento di accelerare i procedimenti.

Ore 16:12 - Zelensky: sentenza importante sul volo Mh17

Zelensky ha definito una «decisione importante» quella presa da un tribunale olandese che ha condannato in contumacia all’ergastolo i tre sospetti - due cittadini russi e un ucraino - ritenuti colpevoli dell’abbattimento del volo Mh17 il 17 luglio 2014 in Ucraina. «La punizione per tutte le atrocità russe, sia allora sia adesso, sarà inevitabile», ha scritto il presidente ucraino su Twitter.

Important court decision in The Hague. First sentences for the perpetrators of #MH17 downing. Holding to account masterminds is crucial too, as the feeling of impunity leads to new crimes. We must dispel this illusion. Punishment for all RF's atrocities then & now is inevitable.— ????????? ?????????? (@ZelenskyyUa) November 17, 2022

Important court decision in The Hague. First sentences for the perpetrators of #MH17 downing. Holding to account masterminds is crucial too, as the feeling of impunity leads to new crimes. We must dispel this illusion. Punishment for all RF's atrocities then & now is inevitable.

Ore 15:55 - Raid russo nella regione di Kharkiv, almeno 8 feriti

Nel distretto di Izyum, nella regione di Kharkiv, i missili russi hanno colpito oggi una infrastruttura critica, ferendo almeno 8 persone, compresi agenti di polizia. Lo ha comunicato il governatore della regione, Oleg Sinegubov, come riporta l’Ukrainska Pravda .

Ore 15:29 - Tajani: il nuovo attacco russo a Kiev è un brutto segnale

«Oggi i segnali sono negativi», perché «il nuovo attacco russo contro la capitale ucraina è un brutto segnale da parte della Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Farnesina, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sull’Ucraina.

Ore 15:04 - Kiev: 991 corpi di civili trovati in zone liberate di 4 regioni

Le forze dell’ordine ucraine hanno scoperto i corpi di 991 civili nei territori delle regioni di Donetsk, Mykolaiv, Kharkiv e Kherson liberate dai russi. Lo ha detto Oleksiy Serheiev, un alto funzionario di polizia, come riporta Ukrinform . «Sono stati documentati 3.559 crimini di guerra e sono stati scoperti i corpi di 991 civili», ha precisato Serheiev. Secondo il funzionario, in totale, gli artificieri hanno rimosso in sicurezza 33mila oggetti esplosivi.

Sminatori ucraini al lavoro vicino alla città di Kherson (Getty)

Ore 14:42 - Verdetto Corte L’Aja: il volo Mh17 fu abbattuto da missile dei filorussi

Il voto malese Mh17 fu abbattuto da un missile di tipo Buk sparato da Pervomaisk, una località nel distretto di Lugansk, al momento dell’abbattimento sotto controllo dei militanti separatisti filorussi. È questa la prima parte del verdetto definitivo sull’abbattimento del volo malese 14 luglio del 2014, emesso dal tribunale di massima sicurezza dell’Aja, allestito vicino all’aeroporto Schiphol di Amsterdam. «Frammenti del missile Buk trovati nei corpi delle vittime sono prova inconfutabile del fatto che fu questo missile a causare l’abbattimento del volo», ha spiegato la corte. Leggi qui l’articolo.

Ore 14:31 - Mosca: non rinunceremo a territori annessi

Il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, ha definito «irremovibile» la posizione della Russia sulla sua integrità territoriale, compresi «tutti quei soggetti che sono stati recentemente annessi alla Federazione russa». Lo ha detto durante un’intervista al canale televisivo Rtvi, riportata da Ria Novosti . «Entrare in un negoziato con delle precondizioni è controproducente perché significa che la gente non vuole i negoziati e non vuole un risultato», ha aggiunto Ryabkov, «ma una cosa sono le precondizioni, un’altra è la nostra posizione di integrità territoriale».

Ore 14:13 - Peskov: l’operazione militare prosegue, non dipende dal clima

Il proseguimento dell’operazione militare speciale non dipende dalle condizioni climatiche, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov .

Ore 14:10 - Raid russi in mattinata a Odessa, un civile ferito

Le truppe russe hanno lanciato questa mattina un attacco missilistico su Odessa colpendo un bersaglio, ferendo un civile e danneggiando gli edifici vicini. Lo ha reso noto la responsabile del centro stampa di coordinamento congiunto delle Forze di Difesa del Sud dell’Ucraina, Natalia Humeniuk, secondo quanto riporta Kiev Independent , precisando che la difesa aerea ucraina ha distrutto sei missili sul Mar Nero.

Ore 14:06 - «L’elettricità nella regione di Kiev potrebbe mancare per giorni»

Il direttore esecutivo dell’operatore Dtek Dmytro Sakharuk, ha affermato che potrebbe non esserci elettricità nella regione di Kiev per giorni. «Il numero di ore durante le quali possono avvenire le accensioni programmate è ancora molto breve, due o tre ore al massimo», ha osservato, come riporta Unian , sostenendo che in questo momento nel Paese circa il 40% dei consumatori è senza elettricità.

Ore 13:56 - Zelensky: «Sul missile in Polonia non so cosa sia successo»

«Non so cosa sia successo». Sono le parole di Zelensky sul missile caduto martedì in Polonia. Fino a ieri l’Ucraina ha negato che fosse ucraino il razzo caduto, conclusione alla quale sono invece giunte gli Usa, la Polonia e la Nato.

La polizia polacca mentre investiga sul razzo caduto in Polonia, il 16 novembre (Afp)

Ore 13:34 - Incontro Russia-Usa il 29 novembre al Cairo sul trattato nucleare

Inviati russi e americani si incontreranno dal 29 novembre al 6 dicembre al Cairo nell’ambito della commissione bilaterale che sovraintende all’applicazione del trattato New Start sulla riduzione degli arsenali nucleari. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri di Mosca Serghei Ryabkov in un’intervista televisiva ripresa dalla Tass .

Ore 13:19 - Cremlino: la Casa Bianca può ammorbidire Kiev con influenza

Washington «è in grado di esercitare un’influenza su Kiev, rendendola più flessibile, se lo desidera». Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov parlando nel consueto briefing del rifiuto dell’Ucraina a negoziare.

Ore 12:55 - Oggi verdetto su volo MH17, abbattuto su Ucraina nel 2014

Previsto per oggi il verdetto dei giudici olandesi sul caso del volo malese MH17 abbattuto sui cieli dell’Ucraina nel 2014. Le vittime dell’incidente aereo furono i 298 passeggeri e tutto l’equipaggio del volo Amsterdam a Kuala Lumpur colpito mentre sorvolava un regione dell’Ucraina orientale sotto il controllo dei separatisti filorussi. Presenti alla sentenza saranno molti dei parenti delle vittime che provenivano da 10 paesi, tra cui 196 olandesi, 43 malesi e 38 australiani. L’accusa ha chiesto l’ergastolo per gli imputati, i russi Igor Girkin, Sergei Dubinsky, Oleg Pulatov e l’ucraino Leonid Kharchenko che però non saranno in tribunale poiché si sono rifiutati di partecipare al processo. Stando alla tesi dell’accusa, gli accusati facevano presumibilmente parte delle forze separatiste sostenute dal Cremlino e hanno avuto ruoli chiave nel portare un missile di tipo Buk da una base militare in Russia al sito di lancio. Mosca ha sempre negato ogni coinvolgimento.

Ore 12:37 - Allarme aereo per oltre 3 ore in Ucraina, poi rientrato

Un allarme aereo è risuonato per oltre 3 ore in tutta l’Ucraina. Cominciato alle 8, l’allarme è stato dichiarato a Kiev e nella regione, a Odessa, Mykolaiv, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk, Lugansk, Kharkiv, Dnepropetrovsk, Poltava, Sumy, Chernihiv, Kirovohrad, Cherkasy, Vinnitsa e Zhytomyr. Verso le 11 l’allarme è rientrato.

La neve a Kiev, sui carri armati russi distrutti (Ap)

Ore 12:30 - Mosca conferma rinnovo accordo grano

Mosca ha confermato il rinnovo dell’accordo sull’esportazione di grano dai porti ucraini «senza modifiche». In una nota il ministero degli Esteri russo ha sottolineato che l’intesa, firmata il 22 luglio e in scadenza domani, «prevede una proroga tecnica di altri 120 giorni salvo eventuali opposizioni. Nessuna obiezione di questo tipo è stata sollevata», e quindi l’accordo è stato rinnovato «senza modificarne i tempi o la portata».

Ore 12:29 - Kiev: «Obiettivo raid di martedì erano le centrali nucleari»

L’obiettivo dell’attacco missilistico russo del 15 novembre era di fermare le centrali nucleari dell’Ucraina. Lo ha affermato in un’intervista a Forbes, ripresa da Unian, il primo viceministro dell’Energia Yury Vlasenko. «Probabilmente i loro ingegneri energetici, che hanno i circuiti di alimentazione del nostro sistema di alimentazione, hanno detto ai militari dove colpire per fermare le nostre centrali nucleari. Tuttavia, siamo stati in grado di introdurre rapidamente circuiti di alimentazione di riserva per mantenere le centrali in funzione», ha affermato Vlasenko.

Ore 12:23 - Il Papa riceve il vescovo di Leopoli e l’ausiliare di Kharkiv-Zaporizhzhia

Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza in Vaticano monsignor Mieczyslaw Mokrzycki, arcivescovo latino di Leopoli, in Ucraina. Con Mokrzycki il Pontefice ha ricevuto anche monsignor Jan Sobilo, vescovo ausiliare di Kharkiv-Zaporizhzhia.

Ore 12:14 - I costi della solidarietà: «Nessun aiuto economico per noi che ospitiamo i profughi ucraini da 8 mesi»

(Barbara Gerosa ) «L’ho fatto con il cuore. Volevo che le mie figlie si rendessero conto cosa significa scappare dalla guerra. Per questo ho accolto Alissa e la sua bambina, ma adesso, a otto mesi di distanza, è diventato difficile continuare. Ho offerto loro un appartamento, mi sono fatto carico di quasi tutte le spese. Ma se continua così, l’ultima bolletta della luce è stata di 1.450 euro, sarò io a dover chiedere aiuto». Guglielmo, 58 anni, ha aperto la porta della sua abitazione a mamma e figlia fuggite dall’Ucraina. Come lui, un centinaio di famiglie lecchesi che quando è scoppiato il conflitto si sono rese disponibili per accogliere i profughi, una fase transitoria in attesa dell’intervento statale. Che però in molti casi non è ancora arrivato.

Qui l’articolo completo.

Ore 12:00 - Zelensky: «Vera pace si raggiunge con più pressione su Putin»

«La pace in Ucraina è un bisogno globale. Sottolineo: non è una pausa temporanea, non un’illusione di pace con cui la Russia tenta, solo per preparare una nuova fase di aggressione, ma la vera pace. So che può essere raggiunto. Ma per questo dobbiamo preservare l’unità globale e continuare a sostenere la nostra lotta per la libertà. È necessario proteggere l’onestà globale e aumentare la pressione sulla Russia per il terrore. Ed è necessario preservare la razionalità globale». Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto ai partecipanti al Bloomberg New Economy Forum, come riporta su Telegram.

Ore 11:28 - Erdogan: «Usa e Russia non useranno armi nucleari»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato il recente incontro tra i capi dei servizi segreti di Russia e Usa avvenuto ad Ankara e ha rivelato che le parti non hanno intenzione di far ricorso all’arsenale nucleare. «Da quanto ho appreso dal capo dei nostri servizi, al momento nessuna delle parti ha intenzione di far ricorso alle armi nucleari. Noi comunque continuiamo a marcarli stretti, vogliamo che questi incontri avvengano spesso. Bisogna evitare che questo mondo spiani la strada alla guerra», ha detto Erdogan.

Ore 11:00 - «Intercettati e abbattuti due droni iraniani diretti su Kiev»

La difesa aerea ucraina ha intercettato e abbattuto due droni iraniani Shahed-136 diretti su Kiev: lo ha reso noto l’amministrazione militare della capitale ucraina, scrive il Kyiv Independent.

Ore 10:41 - Kuleba sente Blinken: «Tutta russa la colpa del missile in Polonia»

Il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba , ha detto di aver avuto stamani una conversazione telefonica con il suo omologo americano, Anthony Blinken, con il quale si è detto d’accordo che è «interamente dei russi la responsabilità del suo terrorismo missilistico e delle sue conseguenze sul territorio di Ucraina, Polonia e Moldavia». Lo scrive lo stesso Kuleba in un tweet.

Ore 10:21 - Quattro persone uccise in un attacco missilistico su Zaporizhzhia

Le autorità locali di Zaporizhzhia hanno dato l’annuncio che almeno quattro persone sono state uccise da un missile russo che ha colpito la regione nella notte. «I russi hanno lanciato ancora una volta un attacco missilistico contro uno degli insediamenti della Vilniansk hromada», ha riferito il capo dell’amministrazione militare locale Oleksandr Starukh, scrive Ukrainska Pravda aggiungendo che è stato «distrutto un edificio residenziale a due piani». Inoltre ci sono anche tre feriti in un attacco a Kharkiv e altri tre a Odessa.

Ore 10:15 - In Ucraina cade la prima neve, ma manca l’elettricità

La prima neve di stagione è caduta durante la notte sull’Ucraina, stretta dal freddo mentre mancano in molte parti del Paese l’elettricità e la possibilità di riscaldarsi. Lo constatano fonti giornalistiche sul posto, mentre sono continuati i raid russi contro le infrastrutture e contro impianti di produzione del gas.

La prima neve a Kiev in piazza Indipendenza, sulle bandiere per i caduti (Afp)

Ore 10:13 - Kiev: «I russi attaccano impianti produzione gas»

Il primo ministro ucraino Denys Shmihal ha affermato che la Russia ha attaccato oggi gli impianti di produzione di gas in Ucraina e un impianto per la produzione di attrezzature e tecnologie missilistiche e spaziali per scopi di difesa a Dnipro. Lo ha affermato il premier Denys Shmyhal al Forum economico internazionale di Kiev, citato da Ukrainska Pravda.

Ore 09:54 - Polonia: possibile che Kiev possa accedere a luogo esplosione

L’Ucraina probabilmente otterrà l’accesso al sito nel sud-est della Polonia dove un missile ha ucciso due persone. Lo ha detto il principale consigliere di politica estera del presidente polacco, Jakub Kumoch, parlando all’emittente privata TVN 24, come riporta il Guardian, dopo che Kyiv ha chiesto di poter accedere alla scena dell’esplosione. «Una squadra investigativa polacco-americana - ha detto Kumoch - è sul posto. Gli ucraini hanno chiesto di poter accedere al luogo delle indagini. Se entrambe le parti sono d’accordo, e per quanto ne so non ci saranno obiezioni da parte americana, tale accesso potrebbe essere ottenuto presto. Esistono effettivamente dei materiali filmati, non vorrei parlare del contenuto dei materiali filmati che ho visto in modalità classificata, ma ovviamente il Primo Ministro ha dato tali informazioni, tali materiali esistono. Sono le nostre normali foto dal confine, dove si vedono certe cose. Si vedono inquadrature sull’Ucraina, combattimenti sull’Ucraina, e a un certo punto, in un tempo molto breve, si vede una certa sequenza di eventi». Il capo dell’Ufficio per la sicurezza nazionale polacco, Jacek Siewiera, ha inoltre dichiarato all’emittente privata RMF FM che, a quanto gli risulta, il presidente polacco Duda non si è opposto alla presenza di osservatori ucraini sulla scena.

Ore 09:38 - Esplosioni in Crimea, possibile attacco ad aeroporto militare russo

Diverse esplosioni sono state udite nella città di Dzhankoy, nel Nord della penisola di Crimea occupata dalla Russia nel 2014. Lo ha riferito l’agenzia ucraina Ukrinform, che ipotizza un possibile attacco all’aeroporto militare russo alla periferia della città.

Ore 09:30 - Kiev: «Morti 400 militari russi»

La Russia ha perso nell’ultimo giorno 400 uomini, facendo salire a 83.110 le perdite fra le file russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 83,110 uomini, 2.878 carri armati, 5.804 mezzi corazzati, 1.860 sistemi d’artiglieria, 393 lanciarazzi multipli, 209 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 278 aerei, 261 elicotteri, 4.362 autoveicoli, 16 unità navali e 1.531 droni.

Ore 09:16 - Guterres: accolgo con favore estensione accordo

«Accolgo con favore l’accordo di tutte le parti di proseguire l’iniziativa per i cereali del Mar Nero per facilitare la navigazione sicura dell’esportazione di cereali, prodotti alimentari e fertilizzanti dall’Ucraina. L’iniziativa dimostra l’importanza di una diplomazia discreta nella ricerca di soluzioni multilaterali». Lo ha scritto su Twitter il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in merito all’estensione dell’accordo per l’export dei cereali dal Mar Nero.

Ore 09:08 - Due missili abbattuti sopra Kiev

Nuovi raid e bombardamenti russi hanno colpito città in tutta l’Ucraina, secondo quanto riferiscono fonti ufficiali ucraine. «Due missili da crociera sono stati abbattuti sopra a Kiev. Stiamo raccogliendo le informazioni e verificando se ci sono vittime», ha detto una fonte della capitale ucraina. Anche le autorità delle città di Dnipro e di Odessa hanno riferito di attacchi russi.

Un artificiere ucraino mentre smina un campo in un villaggio vicino Kherson (Ap)

Ore 08:39 - 007 britannici: attacchi russi martedì tra più duri da inizio guerra

«Nel pomeriggio del 15 novembre, la Russia ha effettuato fino a 80 attacchi missilistici a lungo raggio, principalmente contro obiettivi di infrastrutture energetiche in tutta l’Ucraina. Questo è probabilmente il maggior numero di attacchi che la Russia ha condotto in un solo giorno dalla prima settimana dell’invasione». Lo scrive l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina. «Le munizioni sono state lanciate da piattaforme aeree, marittime e terrestri. Anche se una gran parte dei missili è stata intercettata con successo», si legge nel report.

Ore 08:35 - L’accordo sul grano esteso di altri 120 giorni

L’accordo internazionale che consente l’esportazione di cereali e altri prodotti agricoli dai porti dell’Ucraina attraverso il Mar Nero è stato prolungato di altri 120 giorni: lo fa sapere il ministro delle Infrastrutture dell’Ucraina Oleksandr Kubrakov.

Ore 08:19 - Allerta aerea in tutta l’Ucraina, esplosioni ad Odessa e Dnipro

La città portuale meridionale ucraina di Odessa è stata colpita da un missile russo stamattina, secondo il comando militare meridionale dell’Ucraina, scrive Ukrinform. La stessa fonte ha anche riferito che si sono udite esplosioni a Dnipro, una città sul fiume Dnepr nell’Ucraina centrale.

Ore 07:53 - La calma del «vecchio Joe», e il caso-Zelensky

(Gianluca Mercuri ) Nella notte tra lunedì e martedì, il mondo ha vissuto una mini-Cuba, il brivido di un conflitto come quello sfiorato 60 anni fa sempre a causa di missili russi, ma ben più letali: quelli dotati di testate nucleari che Mosca voleva installare sull’isola caraibica. Anche allora finì bene. Stavolta, per fortuna, l’incubo è durato poche ore. Ma, come scrive Andrea Nicastro, «ricostruire cos’è successo in questa crisi è utile, perché la guerra continua, i rischi ci sono e potrebbe capitare ancora». La calma del vecchio Joe Come si è passati dal pericolo di una terza guerra mondiale ai ringraziamenti di Mosca per la reazione «misurata» dell’America? Punto per punto: • L’«attacco» alla Polonia Era mezzogiorno di martedì quando si sono diffuse le prime notizie di un’esplosione in una fattoria di Przewodów, al confine con l’Ucraina, in cui erano morti due lavoratori. Il collegamento con il concomitante raid russo sull’Ucraina è stato immediato. • Le accuse a Mosca Oltre all’Ucraina, a sostenere inizialmente la matrice russa è stata la stessa Polonia — che ha subito riunito il Consiglio di sicurezza nazionale e convocato l’ambasciatore russo a Varsavia — oltre a Repubblica ceca e Lettonia. Per diverse ore Varsavia è sembrata a un passo dall’invocare l’articolo 4 del Trattato dell’Alleanza atlantica, che prevede consultazioni tra i Paesi membri per accertare se uno di loro sia stato aggredito. In quel caso scatterebbe l’articolo 5, il casus foederis, la guerra di tutta la Nato all’aggressore. • Lo scetticismo americano Biden, il suo consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan e il segretario di Stato Antony Blinken non ci hanno creduto nemmeno un attimo. Il loro ragionamento, spiega Andrea, è stato semplice: «Che provocazione poteva mai essere un razzo scagliato in un’area rurale, periferica della Polonia?». • L’indagine dell’intelligence Usa Ai servizi americani sono bastate poche per concludere che il missile caduto sulla Polonia era un S-300 terra-aria di fabbricazione russa, ma lanciato dagli ucraini. Da Bali, dove era in corso la riunione del G20, Biden ha spento il fuoco: «Non sembra probabile che il missile sia stato lanciato dai russi». I russi hanno apprezzato. I polacchi, a quel punto, hanno abbozzato, assicurando che avrebbero mantenuto la calma anche di fronte a «un incidente isolato». Ma quelle ore frenetiche hanno avuto l’effetto di fare emergere tutte le divergenze più significative sul fronte occidentale. Il caso Zelensky Capire cos’è successo, analizzare le reazioni, dà qualche traccia di futuro in più, per orientarsi in un conflitto che — ormai è chiaro — può coinvolgerci con un semplice incidente. E che oggi è arrivato al duecentosessantasettesimo giorno. Punto per punto: • Le divergenze evidenti Giuseppe Sarcina spiega come sempre le sfumature politico-diplomatiche di un’alleanza granitica nei principi ma non nella gestione delle contingenze, come pure nella ricerca della via d’uscita: «Il problema è stato placare la reazione istintiva, furibonda di Zelensky e del presidente polacco Andrzej Duda. A Washington non è piaciuto l’invito perentorio di Zelensky: la Nato deve intervenire. E neanche l’allarme precipitoso, rivelatosi poi avventato, lanciato da Duda». • Qual è l’obiettivo americano? Il primo, da sempre, è evitare un confronto diretto con la Russia se non è la Russa a iniziarlo: «L’indicazione di Biden agli alleati è stata chiara fin dall’inizio del conflitto. L’obiettivo deve essere “contenere” Putin, senza innescare un’escalation incontrollabile. A meno che non ci sia scelta. E certamente non era questo il caso dell’altra notte». • È lo stesso obiettivo dei russi? Risposta in una parola: sì. L’«incidente polacco» dimostra che, almeno in questo momento, Putin non intende provocare l’America. Se nega di aver lanciato un missile sa di non poter bluffare perché si scoprirebbe subito, e lancia semmai un segnale: neanch’io voglio l’escalation. • Ma l’America è più arrendevole? Niente affatto. La strategia è sempre quella: armare gli aggrediti senza rinunciare a parlare con gli aggressori. Biden ha appena chiesto al Congresso un nuovo pacchetto da 37 miliardi, con cui arriverebbe a un totale di 100 miliardi di dollari in armamenti agli ucraini. Nel frattempo: sì, parla con i russi. • I quattro canali con Mosca Sarcina: «Blinken sente Lavrov (il ministro degli Esteri russo); Sullivan dialoga con la sua controparte, Nikolai Patrushev; Austin (il capo del Pentagono) corrisponde con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e, infine, il direttore della Cia, William Burns, lunedì 14 novembre ha avuto un colloquio con il numero uno dei servizi segreti di Mosca, Sergei Naryshkin». • Di cosa stanno parlando? Di due cose, ha detto a Giuseppe una fonte del dipartimento di Stato: «Il controllo delle armi atomiche e lo scambio di detenuti, in modo da riportare negli Usa la star del basket femminile Brittney Griner e l’uomo d’affari Paul Whelan. La logica, però, suggerisce un altro quadro: non si mettono in campo le figure più importanti dell’amministrazione per organizzare uno scambio di prigionieri. È più probabile che Biden voglia capire se i russi stiano cercando l’occasione per una via d’uscita». • La pressione internazionale Il G20 in Indonesia è stato molto fruttuoso per un Biden già rafforzato dalle elezioni di midterm: ha riattivato il dialogo con la Cina e incassato «l’insofferenza dell’India per l’instabilità economica causata dalla guerra putiniana». È anche questa una manovra avvolgente nei confronti di Mosca, con la quale non si può imbastire un negoziato vero e proprio finché bombarda i civili. Ma con la pausa dettata dall’inverno, un cessate il fuoco potrebbe concretizzarsi. • Perché Zelensky è un caso? Perché Washington fatica sempre di più a restare in sintonia con gli ucraini nei momenti topici. Il leader di Kiev nega con forza che il missile caduto in Polonia sia suo, e a questo punto — per paradosso — non è rilevante se abbia ragione, ma che non si allinei. Mettiamo pure (sempre per paradosso) che gli americani abbiano concordato con gli alleati e con i russi una versione che sta bene a tutti: perché Zelensky si tira fuori? Perché lo scenario peggiore per tutti — un coinvolgimento della Nato — è l’unico che gli garantirebbe di vincere la guerra. • Ma la sua ira è comprensibile? Sì, perché se dal punto di vista degli alleati l’inverno può portare una tregua, dal suo può portare altre sciagure al suo popolo, come ha spiegato a Monica Guerzoni il ministro della Difesa Crosetto: «La guerra sarà ancora lunga. Questi bombardamenti alle infrastrutture civili servono a dare un ulteriore colpo al morale degli ucraini. La strategia russa è cambiata ed è ancora più violenta, punta a rendere impossibile ad alcuni milioni di persone affrontare l’inverno. Per non morire di freddo saranno costrette a migrare verso l’Europa». Lorenzo Cremonesi racconta un popolo compatto nella resistenza, schierato al 70% col suo leader, ma pronto a mollarlo se lui mollasse pezzi di terra. • Il doppio binario obbligato In ogni caso è ormai evidente a tutti che il doppio binario — sostegno agli aggrediti e dialogo con gli aggressori — non solo non è contraddittorio ma è l’unica via possibile. Anche Antonio Polito sottolinea che Biden e i suoi uomini «non sono falchi in cerca di un pretesto per lanciare una guerra contro la Russia, non sono cultori del regime change che puntano a far fuori Putin, magari senza neanche chiedersi chi dopo di lui». È esattamente l’approccio indicato da Emmanuel Macron, quando diceva che «bisogna armare l’Ucraina ma non bisogna umiliare la Russia», e condiviso da Mario Draghi quando andò da Biden, in maggio, a dirgli che «l’Europa vuole la pace». Inglesi, baltici ed est-europei sono oltranzisti, ma per fortuna Washington non li ha seguiti. (Questa analisi è stata pubblicata su PrimaOra, la newsletter che il Corriere riserva agli abbonati. La si trova qui; per riceverla occorre abbonarsi a Il Punto, di cui PrimaOra è uno degli appuntamento. Lo si può fare qui)

Ore 07:47 - Macron: «La Francia continuerà a dialogare con la Russia»

«La Francia continuerà a discutere con l’Ucraina, e questo lo facciamo costantemente, ma anche con la Russia. Il missile in Polonia? Prudenza sulle cause». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa al termine del G20 a Bali.

Ore 06:29 - Fmi: la guerra è il fattore più negativo per l’economia mondiale

La guerra in Ucraina è il «singolo fattore negativo più importante» per l’economia mondiale. Lo ha dichiarato la direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, in una intervista concessa all’emittente televisiva «Cnbc». «Qualunque cosa crei più insicurezza è ovviamente dannosa per le prospettive di crescita e per la risposta alle necessità e alle aspirazioni dei popoli in ogni luogo», ha detto la direttrice del Fondo, commentando la caduta di due missili nel territorio della Polonia, lo scorso martedì.

Ore 05:13 - Pentagono: se Cina attacca Taiwan errore come Russia in Ucraina

Il Pentagono: «Per la Cina attaccare Taiwan sarebbe un errore strategico come quello commesso dalla Russia in Ucraina».

Ore 05:12 - Generale Usa tenta invano di chiamare omologo russo dopo missile

Il capo di stato maggiore congiunto Usa Mark Milley ha tentato di parlare, senza riuscirci, con l’omologo russo, il generale Valery Gerasimov, ieri dopo che si era diffusa la notizia della caduta di un missile in Polonia. Lo ha detto lo stesso generale americano in una conferenza stampa al Pentagono. «Il mio staff non è riuscito a mettermi in contatto con il generale Gerasimov», ha detto Milley che invece ha parlato con il suo omologo ucraino, quello polacco e altri capi della difesa in Europa.

Ore 05:02 - Pentagono: sul razzo niente contraddice la versione della Polonia

Il Pentagono non ha visto niente che «contraddice» quanto ha dichiarato il presidente polacco Andrzej Duda, secondo cui il missile russo esploso in Polonia non è stato lanciato volutamente da Mosca. «Stiamo ancora raccogliendo informazioni - ha dichiarato il segretario alla Difesa Lloyd Austin - ma non abbiamo visto niente che contraddice la dichiarazione preliminare del presidente Duda. L’esplosione è molto probabilmente il risultato della contraerea missilistica ucraina che ha provocato l’atterraggio del missile in Polonia, ma il mondo sa che la Russia è la maggiore responsabile dell’incidente. La Russia ha lanciato un alto numero di missili contro l’Ucraina con il preciso intento di colpire infrastrutture civili. Questo tragico incidente ci ricorda ancora una volta il comportamento sconsiderato della scelta bellica della Russia. L’Ucraina ha il granitico diritto a difendersi, e noi continueremo a sostenere il popolo ucraino nella sua difesa».

Ore 5:00 - Il culto degli eroi caduti e la spinta per la vittoria: «Mai così uniti»

(di Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev ) Q uando salta la corrente elettrica accendono le candele ; coi termosifoni spenti indossano i cappotti in casa e s’industriano a far funzionare micro-stufe a kerosene; nonostante manchino i soldi, tanti continuano a raccogliere collette per i soldati al fronte, per loro comprano gli ultimi generatori sul mercato e droni commerciali che vengono adattati per spiare il nemico e lanciare micro-bombe. I più giovani e attivi, se non vanno di persona a combattere, s’industriano col volontariato per sostenere «i nostri eroi che salvano il Paese» . Non si registrano proteste per le difficoltà quotidiane.

L’altra sera Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di volere «l’escalation» con i lanci di missili. È poi stato smentito dagli alleati tra Washington e Varsavia quando ha detto di ritenere Mosca responsabile per quello esploso in territorio polacco. Ma per il suo pubblico nulla cambia: il 67 per cento degli ucraini sostiene il suo governo e il 72 continua a credere nella campagna militare.

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Ore 4:55 - Missili in Polonia, ecco che cosa è successo e perché il mondo ha tremato

(di Andrea Nicastro, inviato a Odessa ) Il sospetto di un attacco russo all’Alleanza Atlantica è durato lo spazio di una notte. L’incidente di Przewodów non passerà alla storia. Ed è una fortuna. Le indagini parallele di Polonia, Usa e Nato su tracce radar e resti dell’ordigno indicano «con ogni probabilità» essersi trattato di un S300 terra-aria di fabbricazione russa lanciato dalla contraerea ucraina. Kiev, però, insiste nell’accusare Mosca. Il presidente Zelensky ne è «assolutamente convinto» in base ai rapporti dei suoi militari. Ricostruire cos’è successo in questa crisi è utile, perché la guerra continua, i rischi ci sono e potrebbe capitare ancora.

Qual è il fatto? Nel primo pomeriggio di martedì il sito Gazeta.pl scrive che, alle 12, un’esplosione ha investito una fattoria a Przewodów, in Polonia. Muoiono due lavoratori. Nelle stesse ore missili russi bombardano l’intera Ucraina.

Come nasce il sospetto? Testimoni riferiscono di «fischi», il rumore che fa l’arrivo di un missile. Le radio locali collegano la notizia al bombardamento in corso oltre confine. La notizia fa il giro del mondo. Una fonte anonima dell’intelligence americano dice all’agenzia Ap che potrebbe trattarsi di «un missile russo». La fonte è attendibile. Scatta l’allarme.

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Ore 04:50 - Pentagono: le probabilità di una vittoria militare dell’Ucraina sono basse

«La probabilità di una vittoria militare ucraina che cacci via tutti i russi dal Paese, inclusa la Crimea, è molto bassa». Lo ha detto il capo di stato maggiore Usa, Mark Milley, in una conferenza stampa al Pentagono.

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